Andrologia pediatrica

Nel lattante, la principale attenzione deve essere rivolta alla conferma della presenza di entrambi i testicoli nella borsa scrotale. La discesa più tardiva può avvenire nei primi 12 mesi e solo nell’1,8-2% dei casi si parla di ritenzione testicolare vera (criptorchidismo). La ritenzione patologica di un testicolo (palpabile o non palpabile) deve essere sempre definita ed adeguatamente trattata per potere garantire il suo normale futuro sviluppo e per la prevenzione di possibili problemi successivi (torsione funicolo, infertilità, neoplasia testicolare).

E’ fondamentale distinguere correttamente la fisiologica mobilità testicolare, causata dalla contrazione di un muscolo sul funicolo spermatico (riflesso cremasterico) dalla vera ritenzione: il testicolo retrattile (“mobile” o “in ascensore”) non richiede infatti alcun trattamento.

Variazioni delle dimensioni della borsa scrotale, che possono comparire spesso con andamento intermittente, sono dovute ad una patologia del canale inguinale. In questi casi possono essere presenti un’ernia inguinale, una cisti funicolare o un idrocele comunicante.

Nel primo caso la soluzione è necessariamente chirurgica negli altri due casi è molto probabile, con un atteggiamento iniziale conservativo, la risoluzione spontanea del problema.

Con la crescita e con il graduale sviluppo dei genitali vi sono varie condizioni che devono essere conosciute dal Genitore e non sottovalutate.
La comparsa improvvisa di un importante dolore al testicolo, quasi sempre associato ad una ben visibile tumefazione e/o arrossamento della borsa scrotale (senza una evidente storia clinica di un trauma) deve SEMPRE essere un motivo di allarme e richiede una immediata ed urgente valutazione specialistica.
Questa situazione, chiamata anche “scroto acuto”, può dipendere da varie condizioni, alcune delle quali necessitano di una terapia chirurgica immediata per prevenire un danno irreversibile al testicolo (bastano poche ore!) con la conseguente atrofia.

La torsione del funicolo spermatico o della idatide del Morgagni) (appendice testicolare) quasi sempre necessitano di una immediata esplorazione chirurgica per eliminare il problema della vascolarizzazione del testicolo (il sangue arterioso non arriva più mentre quello venoso lo congestiona) e per poterlo salvare. Altre condizioni di tipo infiammatorio sono la epididimite o la orchite che richiedono invece non un intervento chirurgico ma una terapia medica antibiotica ed anti-infiammatoria.

Lo sviluppo del pene avviene gradualmente nel corso degli anni e soprattutto in prossimità dell’inizio dello sviluppo puberale (il momento di massima crescita dell’organo) possono iniziare ad essere più evidenti delle deviazioni dell’asta, in precedenza non presenti o poco visibili. La spiegazione è dovuta ad una asimmetria congenita di uno dei due corpi cavernosi (le due “strutture portanti” del pene) e la possibilità di potere verificare la effettiva conseguenza di questo sviluppo alterato ed il grado di deviazione è solamente a sviluppo penieno completo.

La situazione più comune è quella di un incurvamento ventrale (in avanti) rispetto ad una deviazione laterale (di lato) dell’asta. Questa scoperta, spesso non nota al Genitore, genera imbarazzo e preoccupazione nel ragazzo che non sa come interpretarla e frequentemente non ne parla con nessuno…. Solamente nei casi di deviazioni più importanti, che possono limitare e compromettere una normale vita sessuale è necessario intervenire chirurgicamente per correggere il problema (corporoplastica).

E’ infine importante riconoscere a livello della sacca scrotale (quasi esclusivamente a sinistra) la presenza di una dilatazione delle vene del funicolo spermatico che si definisce varicocele. Questa condizione è estremamente rara prima dei 10 anni e inizia a manifestarsi in genere solamente con l’inizio dello sviluppo puberale. In alcuni casi può associarsi a dolore o fastidio (solamente nel 2-8% dei casi) e/o ad una riduzione delle dimensioni del testicolo rispetto a quello di destra. L’importanza di una corretta diagnosi e di un adeguato monitoraraggio è dovuta alle possibili conseguenze del varicocele sulla futura fertilità (tenendo presente che solo circa il 15-25% degli adolescenti potrà sviluppare successivamente una infertilità).

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