Uno dei compiti più difficili per l’Urologo Pediatra è quello di riuscire a definire correttamente e precisamente una ostruzione nella via urinaria.
Il riscontro (sempre più frequentemente in seguito ad una iniziale segnalazione già in epoca prenatale) di una “dilatazione” può essere variabile (pielectasia, idronefrosi, idro-ureteronefrosi) e molto spesso non si identifica con un quadro necessariamente patologico.
La possibilità di osservare una ostruzione (stenosi) può avvenire a vari livelli della via urinaria (giunzione pielo-ureterale – ureterale - giunzione uretero-vescicale – vescicale o uretrale) ed il processo diagnostico richiede necessariamente il riscorso ad una successione di indagini strumentali, dalle meno alle più invasive (Ecografia Renale/Vescicale, Scintigrafia Renale MAG3, Uro RMN).
In presenza di una ostruzione confermata la decisione terapeutica su come procedere è condizionata in funzione dell’età e della situazione anatomica. Le condizioni più frequenti sono rappresentate dalla stenosi della giunzione pielo-ureterale (intervento correttivo di pieloplastica) o dalla stenosi della giunzione uretero-vescicale o megauretere ostruttivo (intervento correttivo di reimpianto +/- modellamento ureterale).